martedì 21 giugno 2011

Fare l'avvocato del diavolo -> Play devil's advocate

Ita

In un pittoresco paesino, viveva una curiosa e fantasiosa giovane ragazza di nome Lily. Possedeva una sete insaziabile di conoscenza, sempre alla ricerca della verità in ogni racconto che giungeva alle sue orecchie. Un pomeriggio soleggiato, mentre era seduta sotto la vecchia quercia, sentì una conversazione tra un gruppo di adulti che discutevano dell'esistenza di creature magiche.

"Non credo davvero a tutto ciò, stavo solo facendo l'avvocato del diavolo," disse una voce scettica, distruggendo i sogni di Lily. Incuriosita da quella frase, decise di intraprendere una ricerca per scoprire la verità su queste creature mistiche.

Con il suo fedele quaderno in mano, Lily si mise in viaggio. Si addentrò nel bosco incantato, dove le leggende sussurravano e le ombre danzavano. L'aria era intrisa di mistero e ogni fruscio delle foglie sembrava invitarla più vicino.

Guidata dalla sua determinazione incrollabile, Lily incontrò varie creature lungo il suo cammino. Dai folletti birichini agli unicorni maestosi, ogni incontro approfondiva la sua fascinazione. Documentava accuratamente le sue scoperte, raccogliendo prove per sostenere la sua ricerca della verità.

Ma con il trascorrere dei giorni e delle notti, il dubbio cominciò a insinuarsi nella mente di Lily. Si chiedeva se i suoi sforzi fossero vani, se la sua ricerca della verità fosse solo un'illusione. Il dubbio sussurrava: "Forse è solo un frutto della tua immaginazione."

Tuttavia, con una nuova risolutezza, Lily continuò ad andare avanti. Si rifiutò di cedere all'incertezza e scelse di credere all'incanto che la circondava. Quando raggiunse il cuore del bosco, un vecchio gufo saggio la salutò con occhi penetranti colmi di saggezza.

"Non credo davvero a tutto ciò, stavo solo facendo l'avvocato del diavolo," ululò il gufo, sorprendendo Lily. Ma invece di scoraggiarla, le parole del gufo accendevano una scintilla dentro di lei. Realizzò che il suo viaggio non era mai stato una prova dell'esistenza delle creature magiche; si trattava di abbracciare la magia che albergava nel suo cuore.

Lily tornò nel paese, condividendo i suoi racconti di meraviglia e incanto. Alcuni ascoltavano con menti aperte, mentre altri la consideravano una sognatrice. Ma non importava a Lily. Aveva scoperto la sua verità e la gioia di credere.

Negli anni che seguirono, Lily crebbe e divenne una rinomata narratrice, affascinando il pubblico con i suoi racconti di magia e possibilità. E in ogni storia, includeva la frase che aveva scatenato il suo viaggio: "Non credo davvero a tutto ciò, stavo solo facendo l'avvocato del diavolo."

Eng

In a quaint little town, lived a curious and imaginative young girl named Lily. She possessed an insatiable thirst for knowledge, always seeking truth in every tale that reached her ears. One sunny afternoon, while sitting beneath the old oak tree, she overheard a group of adults discussing the existence of magical creatures.

"I don't really believe all that - I was just playing devil's advocate," said a skeptical voice, shattering Lily's daydreams. Intrigued by the statement, she decided to embark on a quest to uncover the truth about these mystical beings.

With her trusty notebook in hand, Lily set off on her adventure. She ventured deep into the enchanted forest, where legends whispered and shadows danced. The air was tinged with mystery, and every rustle of leaves seemed to beckon her closer.

Guided by her unwavering determination, Lily encountered various creatures along her path. From mischievous fairies to majestic unicorns, each encounter deepened her fascination. She documented her findings meticulously, gathering evidence to support her quest for truth.

But as the days turned into nights, doubt began to creep into Lily's mind. She wondered if her efforts were in vain, if her pursuit of truth was merely an illusion. Doubt whispered, "Perhaps it's all just a figment of your imagination."

Yet, with a newfound resolve, Lily pressed on. She refused to succumb to uncertainty and chose to believe in the enchantment that surrounded her. As she reached the heart of the forest, an ancient wise owl greeted her with piercing eyes filled with wisdom.

"I don't really believe all that - I was just playing devil's advocate," the owl hooted, surprising Lily. But instead of discouraging her, the owl's words ignited a spark within her. She realized that her journey was never about proving the existence of magical creatures; it was about embracing the magic that lay within her heart.

Lily returned to the town, sharing her tales of wonder and enchantment. Some listened with open minds, while others dismissed her as a dreamer. But it didn't matter to Lily. She had discovered her own truth and the joy of believing.

In the years that followed, Lily grew up to become a renowned storyteller, captivating audiences with her tales of magic and possibility. And in every tale, she included the line that had sparked her journey: "I don't really believe all that - I was just playing devil's advocate." For in those words, she found the essence of her own unwavering spirit, forever bound to the wonders she had uncovered.

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